Oily way 2: non so tu, ma io poso via l’auto…

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Non so tu, ma io ho messo via l’automobile.
Purtroppo vivo in una città tutta in pendenza, dove la bicicletta è inutilizzabile, e i mezzi pubblici sono scadenti: per gli spostamenti, dunque, giro in scooter (un 50cc: con un pieno, 5 euro, ci faccio 2 settimane in lungo e in largo, e non ho problemi di traffico né di parcheggio).
Perché l’ho messa da parte? Per un motivo che dovrebbe convincere anche te a fare lo stesso: in due mesi il petrolio è sceso da 150 a 59 dollari al barile — ha perso cioè il 61% del suo valore —, mentre nello stesso periodo la benzina è scesa da 1,45 a 1,38 euro al litro — ha perso cioè il 4,8% del prezzo alla pompa.
61% contro 4,8%.
Amico, hai voglia a dire che è colpa della tassazione, se il prezzo non scende: non ci siamo proprio!
E lo sai qual è la cosa più sorprendente? È che nessuno dice niente! Nè Adusbef, né Movimento Consumatori, né “mister prezzi”, nessuno. Nemmeno Beppe Grillo.
E dunque, cara la mia automobile, ciao ciao, piccola. E ciao ciao Agip, IP, Q8, Esso e tutti gli altri truffatori con la complicità dello Stato.
Al diavolo tutti.
Una delle cause principali della crisi ecologica sta nel fatto che noi in primo luogo non sappiamo ciò che facciamo, e in secondo luogo quando ci vengono rese note le conseguenze del nostro agire non disponiamo di un meccanismo che ci induca a modificarlo. Beh, ora l’occasione è ghiotta: finché possibile, posiamo via le auto, abbiamo il “meccanismo” che mancava, la scusa ufficiale della Crisi Economica aggravata da un Sistema che ci deruba oltre ogni limite di sfacciataggine.
Se ti dò uno schiaffo, porgi l’altra guancia, se no pure la stessa che cambio io la mano!
Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli, questi benedetti elettori!
Un conto è dire che negli introiti dello Stato rientra per gran parte denaro riciclato, proveniente dai guadagni illeciti della criminalità organizzata (Ndrangheta, Camorra, Banche, Compagnie Petrolifere, Assicurazioni), un conto è dire che lo Stato, pur trovandosi ad amministrare anche queste ricchezze, debba sentirsene in qualche modo compartecipe… Giusto, Silvio?


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