Caduta del governo Prodi: fra poco saremo al “commissariamento europeo” (se non alla dittatura)…

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Il governo ha dimostrato di non avere una maggioranza. Al Senato non è caduto su un emendamento a una leggina marginale, bensì su questioni fondamentali — il ruolo dell’Italia sullo scacchiere internazionale —. Non si governa nemmeno un condominio, con 2 voti di scarto a proprio favore e contando sul precario appoggio di 7 senatori a vita per nulla intimoriti dalla prospettiva di andare a casa (loro a casa ci vanno solo per le esequie). Il problema è tutto qui. Conoscendo il pollaio del centrosinistra, era logico che l’incidente sarebbe accaduto prima che il governo compisse un anno (strano che siano riusciti ad approvare una finanziaria!).

E non si creda che coinvolgendo Casini e/o Follini in una piccola “grande coalizione” alla tedesca la situazione potrà migliorare: il pollaio può solo diventare un’aia!

Siamo una democrazia occidentale? Bene: niente inciuci, e subito elezioni. Che decida la gente, accidenti, e non questi quattro pelapatate che stanno a Roma! E a chi dice che così «si frena lo sviluppo», che così «il Paese è bloccato in campagna elettorale proprio mentre c’è la ripresa», rispondo: «quale sviluppo?, quale ripresa?, su quale pianeta?, qua non si arriva a fine mese e il governo appena caduto pensava ai Dico!»…
Aridatece la Diccì!, aridatece Andreotti!, che sono la nostra unica alternativa alla dittatura (questo Paese può essere retto in due soli modi).
A regà, così nun se può mica andare avanti… Fra poco dovremo chiedere all’Unione Europea o agli USA il commissariamento, come si fa con gli enti sportivi…

Ne sono sempre più convinto: l’Italia è già Terzo Mondo.
E in quanto tale, visto che non è più possibile riavere indietro la “Diccì”, di questo passo la “soluzione” entro 3/5 anni non può che essere una: la dittatura. Vorrei sbagliarmi, ma stiamo rotolando dritti dritti verso la soluzione autoritaria… Meno male che siamo nell’euro, che ci ha messo le pezze al culo, sì, però almeno siamo “stretti” da tutti i lati da Paesi più seri del nostro… Altrimenti… «Ittaliani!… Di terra!… Di mare!… È l’ora delle decisioni irrevocabili… Volete burro o cannoni?… Volete Wind o Vodafone?».

Però chissà… Però chissà, magari un “Mussolini light“, uno che non ci precipitasse in situazioni irrealistiche e che non usasse l’olio di ricino sui dissenzienti, e che però facesse qualcosa contro le compagnie petrolifere che non abbassano mai il prezzo della benzina, che impedisse alle aziende di servizio di avere un call-center «prema uno prema cinque», che tenesse in carcere per tutta la durata della pena chi in carcere c’è finito perché colpevole, che desse la caccia agli evasori veri e ai mafiosi veri nell’unico modo serio (tracciando i conti correnti bancari e le azioni di borsa)…?

Non sarebbe meglio uno così, invece dei soliti D’Alema Prodi Berlusconi Fini Cossutta Rutelli Boselli Minchielli Dilibertinotti?… Che gente è, questa, che continua a sparare su chi paga le tasse e su chi tenta di stare alle regole, risparmiando invece gli imbroglioni?
Non è ora di farla finita? Non so voi, ma io mi son rotto le palle.
Un solo esempio. Da quando lavoro ho sempre pagato fino all’ultima lira di tasse, eppure ogni giorno devo stare con l’ansia dell’ETR che continua a inviarmi cartelle di pagamento insulse come questa: per un presunto errore sull’Irap 2004 di 1,56 —e dico uno virgola cinquantasei, non centocinquantasei!— euro, mi chiede di pagare 32,17 euro altrimenti mi blocca l’automobile o mi mette un’ipoteca sugli immobili!…

Eh no, cazzo!, io mi sono proprio rotto le palle!


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