Chiudessero il Calcio intero una volta per tutte

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«Con questa sentenza si mette una città in ginocchio, la si costringe a chiudere con il Calcio ed in più era chiaro che la nostra responsabilità era limitata (sic!) in quanto i fatti erano successi fuori dal campo. È normale che ricorreremo e che ci batteremo affinché la parte sana di Catania possa rivedere la propria squadra del cuore prima della fine del campionato». Questo l’amaro sfogo dell’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, appresa la notizia della squalifica dello stadio “Angelo Massimino” del capoluogo etneo fino al 30 giugno del 2007, in merito ai tragici fatti del derby tra Catania e Palermo del 2 febbraio scorso…

Hah! Con questa sentenza, invece, si comincia! Altro che “città in ginocchio”!

Facciamo fuori il Calcio, che non se ne può più!

Il signor Pietro Lo Monaco parla di «parte sana di Catania».
Ma tale parte di quella splendida città non va affatto allo stadio!
I tifosi del Catania — squadra che, malgrado fallimenti vari, è addirittura in Serie A — sono quelli che da oltre trent’anni costringono gli abitanti di Messina, Palermo e soprattutto Reggio Calabria a sgomberare per un’intera giornata le rispettive città in occasione delle partite della «propria squadra del cuore».
I tifosi del Catania sono quelli che, negli anni Ottanta, al sottoscritto hanno distrutto i vetri di casa e la moto, entrambi purtroppo piazzati lungo il loro percorso da e per lo stadio (di Reggio Calabria).
I tifosi del Catania sono quelli che, negli anni Novanta, al sottoscritto hanno picchiato la nonna settantenne, che purtroppo abitava lungo il loro percorso da e per lo stadio (di Reggio Calabria).
I tifosi del Catania sono quelli che, per tutti gli anni Ottanta (e primi Novanta), hanno regolarmente distrutto e incendiato automobili, moto, vetri, alberi, arredi urbani, lampioni e cassonetti che si trovavano lungo il loro percorso fra la stazione ferroviaria e lo stadio (di Reggio Calabria), con particolare riguardo per la via Galilei…

Altro che “parte sana”… Questi la violenza se la trasmettono per eredità, come i geni… E non solo a Catania.

Facciamolo fuori dappertutto, ’sto Calcio, che non se ne può più!


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